L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha appena licenziato la bozza zero «concettuale» del trattato pandemico, il cui percorso negoziale è stato deciso all’unanimità da una sessione speciale dell’Assemblea un anno fa. Al trattato è rivolta l’attenzione e l’impegno della comunità sanitaria globale. C’è molta agitazione nell’aria, e anche un bel po’ di confusione. Infatti l’Oms uno strumento vincolante per gestire le emergenze sanitarie ce l’ha già: i Regolamenti Sanitari Internazionali, aggiornati nel 2005 dopo l’epidemia di SARS, ma inefficaci nella vicenda di Covid-19 (una défaillance, le cui cause profonde non sono state indagate). Ora, dunque, i delegati sono chiamati a negoziare il nuovo trattato pandemico entro il 2024 e ad emendare il vecchio trattato dell’Oms. … Sul nuovo trattato pandemico, invece, diversi esperti di salute globale nutrono perplessità, a partire dalla genesi dell’iniziativa, a forte trazione europea e sostenuta dalla Fondazione Gates che sta investendo a piene mani nei think-tank internazionali per farla avanzare. Oggi, la bozza zero «concettuale» non fa che confermare i dubbi. CONTINUA
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L’organismo sanitario mondiale si riunisce per discutere la concessione di maggiori poteri di sorveglianza nell’ambito del trattato sulle pandemie.
Secondo Reclaim The Net, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), autorità mondiale non eletta in materia di salute, si sta riunendo per esaminare una bozza di un controverso trattato internazionale sulle pandemie che conferirà all’OMS maggiori poteri di sorveglianza.
I nuovi poteri di sorveglianza sono elencati nell’articolo 10 (“Rafforzamento e mantenimento delle capacità di prevenzione, preparazione, risposta e recupero dei sistemi sanitari in caso di pandemia”) e nell’articolo 17 (“One Health”) della bozza di trattato. Tra questi, i requisiti per gli Stati membri dell’OMS di “costruire e rafforzare i sistemi di sorveglianza” sia nel settore pubblico che in quello privato e di rafforzare i “sistemi di sorveglianza One Health” dell’OMS.
Nella sua scheda informativa su One Health, l’OMS cita il Covid-19 come una delle ragioni principali per il potenziamento del suo approccio One Health, osservando che la pandemia di COVID-19 “ha evidenziato la necessità di un quadro globale per una migliore sorveglianza e di sistemi più complessi e integrati”.
Sebbene la bozza di trattato non menzioni la tracciabilità dei contatti e i test, questi sono stati due dei principali strumenti di sorveglianza utilizzati per tracciare la diffusione del Covid-19 durante la pandemia e creare una legge sulla tracciabilità di massa. Questo non solo ha fatto sì che molti cittadini fossero costretti a utilizzare app e dispositivi di sorveglianza, ma i dati sono stati spesso utilizzati in modo improprio da governi e terze parti.
Questo trattato non solo conferisce all’OMS nuovi poteri di sorveglianza, ma riconosce anche “il ruolo centrale dell’OMS” e la considera “l’autorità di guida e coordinamento del lavoro sanitario internazionale”.
ARTICOLO INTEGRALE https://reclaimthenet.org/world-health-organization-surveillance-powers-pandemic-treaty/
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