Il sesto rapporto dell’Ipcc, ovvero dell’istituto climatico dell’Onu, dentro la cui tana un gruppo di attivisti, che non fa ricerca in proprio, propala l’isteria contro il riscaldamento climatico e la Co2, svela quale sia il concetto di fondo a cui si appigliano i profeti del catastrofismo: la bizzarra idea che il clima terrestre divrebbe essere stabile e che dunque qualsiasi variazione è dovuto all’uomo e ai gas serra. Questa idea delirante non ha più niente a che fare con la scienza, ma molto col settarismo millenaristico tanto che perfino organi del mainstream sono rimasti sconcertati: il Daily Telegraph ha definito questo sedicente rapporto scientifico, “nient’altro che isteria confettata”. Non so come si faccia ad affermare che il clima terrestre non oscilli quando se ne hanno le prove geologiche e anche quelle storiche, la vite che intorno all’anno mille cresceva in Estonia, la “piccola glaciazione del Seicento, il fatto che i romani potevano traversare le alpi in sandali, vista l’ estensione minima di ghiacciai e lo scarso innevamento invernale fino a quote intorno ai mille metri. Ma bisogna rendersi conto che l’Ipcc è finanziato dai governi occidentali che oggi sono in mano al globalismo e alla tecnica di governance tramite emergenza, per cui questi fantaclimatologi sono costretti a fare i salti mortali per generare allarmare sulla Co2 con risultati a volte comici, come ad esempio quando si dicono: “sebbene la produttività agricola complessiva sia aumentata, il cambiamento climatico ha rallentato questa crescita negli ultimi 50 anni”. O per esempio quando costoro esprimono “un’ ampia fiducia” nell’estinzione della barriera corallina, un’opinione che va contro la nota capacità del corallo tropicale di prosperare entro un intervallo di temperatura vicino ai 10°C, dunque molto più ampio di quello che dovrebbe portare al disastro. si tratta di una vecchia tesi, falsificata da anni, ma che viene regolarmente riproposta sotto varie forme e con “trucchi ” cognitivi di ogni genere. Del resto la medesima cosa accade anche polari che secondi i media allineati diminuiscono ogni anno, mentre da un decennio hanno ripreso a crescere.
Insomma costoro hanno dei bei problemi in qualche modo tamponati da bugie e manipolazioni, per altro anche perché tutta questa visione è basata su vecchi modelli climatici ormai privi di senso, mentre il rapporto ” meccanico” tra riscaldamento e Co2 – quello che di fatto interessa al potere globalista per portare avanti la sua agenda – è stato ampiamente smentito negli ultimi vent’anni sia dalla paleoclimatologia che dimostrato come vi siano stati periodi freddi con alta presenza di Co2 in atmosfera e periodi caldi con scarsa anidride carbonica, sia da importanti ricerche di fisica secondo cui le proprietà “serra” della Co2 diminuiscono in scala logaritmica oltre certe concentrazioni man mano che il gas si satura nell’atmosfera . . Però mi rendo contro che una persona estranea al mondo della ricerca e a quello dell’informazione difficilmente potrà districarsi tra questa materia : sebbene migliaia di scienziati tra cui anche premi nobel abbiano sottoscritto un documento in cui negano decisamente l’emergenza climatica, la pressione di televisione e stampa + tale per cui alla fine è una questione di opinione tra esperti. C’è però un dato fondamentale che viene pervicacemente nascosto per evitare di seminare il dubbio anche perché è evidente e privo di tecnicismi: coloro che ci dicono che le emissioni di Co2 aumenteranno il riscaldamento globale di oltre 2,gradi se non 4 gradi nell’immediato futuro con conseguenze catastrofiche per l’umanità. dimenticano però di riferire che solo il 4% circa delle emissioni annuali è causato dall’uomo. Il resto è del tutto naturale, proviene dalla biomassa e, soprattutto è necessario per la vita sulla terra. Si tratta di una percentuale che non può certo causare i disastri che vengono annunciati.: come si spiega ad esempio che alcuni siti di propaganda dicono che la Co2 in atmosfera aumenta del 50 per cento da quando è cominciata l’industrializzazione? Non è che questo dato provenga da misurazioni fatte da Manua Loa a sue passi da un vulcano in perenne eruzione e estese a tutto il pianeta? Per giunta l’Europa la cui economia viene falcidiata dall’ossessione Net Zero è responsabile di solo lo 0,4 di emissioni di questo gas. Net zero o Net mille poco importa tanto più che le emissioni reali del continente sono contenute nella sempre più ampia gamma di oggetti che importiamo. Possiamo suicidarsi per una menzogna e un’ipocrisia?
Ci sono numerose spiegazioni per l’aumento relativamente contenuto della temperatura negli ultimi decenni, ma c’è solo una spiegazione per la politica climatica prevalente: ovvero le emissioni di CO 2 provocate dall’uomo . E questa è anche la base dei modelli che prevedono un significativo riscaldamento globale nei prossimi decenni, ma queste sono pure simulazioni al computer. Oltre ad essere basato su dati altamente problematici, il clima globale è considerato un’entità così complessa da non poter essere previsto da questo tipo di modellazione che in termini matematici potremmo dire lineare, cioè del tutto incapace di prevedere fenomeni complessi. Non è certo un caso se dozzine di previsioni catastrofiche che si sono succedute dagli anni ’60 ad oggi non si sono mai realizzate, nemmeno lontana il fatto è che si tratta esclusivamente di una campagna politica con tutt’altri obiettivi che la salvezza del pianeta.
FONTE https://ilsimplicissimus2.com/2023/03/25/prolegomeni-ad-ogni-futura-balla-climatica/
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